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Storia di un grande fiume

 

 

 

 

La mappa interattiva che racconta il Po


di Viviana Vicario


“Al fiume non ci puoi scendere due volte nello stesso modo. Esso scorre, è in continuo mutamento”
, scriveva il filosofo greco Eraclito. 

Quanti racconti potrebbero nascere guardando il Po?

Ci ha pensato “Storie da un Grande Fiume”, la mappa web interattiva che mostra una rotta di storie, ricordi lungo il tracciato del Po. Storie che prima restavano custodite nella memoria di vite sconosciute, ora sono parte di un archivio storico, etnologico, antropologico. Lo si potrebbe chiamare in mille modi, ma ogni definizione risulterebbe incompleta. Tutto iniziò nel 2012, quando Guido Bosticco, insegnante di scrittura e giornalista, decise di portare a Torino un po’ della sua “Scuola del Viaggio” pavese.

Coinvolse i comuni che sorgono a ridosso del Po dei Re (area urbana del Parco fluviale del Po torinese, ndr) in un progetto realizzato nell’ambito di Torino Smart City 2012. Con la collaborazione del Parco del Po e della Collina Torinese e grazie al contributo dei giovani giornalisti di GiovanInRete.it, nacque la prima bozza dell’attuale mappa interattiva, basata sul modello delle Google Maps che tutti conosciamo. Raccoglieva storie di persone, fatti e ricordi in un formato documentaristico dei giorni nostri. Le immagini, gli articoli, le poesie e i video testimoniavano l’identità di un ricco patrimonio culturale localizzato nelle zone che partono da Settimo Torinese, San Mauro, attraversano Torino e giungono sino a Moncalieri. Inizialmente si chiamava “Storie di fiume”, e fu la prima. 

Nel 2014 fu la volta di un altro progetto. Lo stesso Parco del Po e della Collina Torinese fu autorizzato dalla Regione a realizzare una nuova mappa interattiva. Così gli studenti dell’Istituto Comprensivo di Brusasco e le Scuole Salesiane di Lombriasco hanno raccolto i frutti di un percorso di formazione e educazione alla biodiversità durato un intero anno scolastico, realizzando passo per passo un tassello in più da inserire nella mappa. 

Questa volta però il nuovo progetto è passato dalla visione soggettiva a una più oggettiva del fiume. 

Ne è derivato un racconto più ampio, che si arricchisce di nuove storie e man mano diventa sempre più unico nel suo genere. Non sono più i ricordi ad essere oggetto di raccolta, ma la biodiversità del territorio e il cambiamento storico e geologico che ha dovuto subire nel corso del tempo. I bambini e i ragazzi coinvolti nella realizzazione della mappa hanno conosciuto l’eterogeneità di specie vegetali e animali presenti nelle aree a ridosso del Po dalle parti di Brusasco; le hanno ritratte con i loro scatti fotografici e con matite colorate. Sono state le guide del Parco del Po a insegnare ai ragazzi le nozioni naturalistiche, mentre gli insegnanti della “Scuola del Viaggio” si sono occupati della parte giornalistica. 

Nella stima realizzata dagli studenti del Politecnico di Torino si leggono cifre importanti. Hanno partecipato ben 266 studenti, per un totale di 34 incontri e con la partecipazione di 19 insegnanti, 13 classi e 10 comuni. “Entrambi i progetti, diversi ma uniti da un unico obiettivo, documentano il territorio, educano alla preservazione al rispetto verso lo stesso. Se poi si tratta di scuole elementari, il fine è ancora più sentito”, spiega Bosticco. “I bambini delle scuole di Brusasco si sono subito appassionati e ora seguono alla lettera gli insegnamenti appresi. Fanno attenzione alla cura del territorio, alla sua preservazione e si appassionano anche a quegli antichi mestieri che altrimenti sarebbero rimasti persi nella memoria collettiva. Con il passare del tempo si è trasformato in un vero e proprio progetto didattico”.

La mappa si chiama ora “Storie da un Grande Fiume” e raggruppa tutti gli ingredienti di entrambi i progetti. Sono il frutto di un lavoro lungo e impegnativo, ma sempre aperto a nuovi arricchimenti, a cui qualunque utente, previa richiesta, può contribuire. La vecchia mappa è stata allargata, unita alla precedente e modificata nell’elenco delle categorie. Il lungo percorso di immagini, video e  testi, si estende lungo un tracciato digitale che nulla lascia all’immaginazione. Da Moncalieri a Crescentino, il tracciato di storie non s’interrompe. Si legge tutto d’un fiato, come quel libro che ci appassiona al punto da non riuscire a smettere di leggerlo. I nostri occhi s’incollano alle lettere, avidi di conoscere lo svolgimento della storia.

A lato della mappa una legenda mostra il materiale. Le categorie sono: Natura e biodiversità; Storie e mestieri; Prodotti e ricette; Sport e tempo libero; Ieri e oggi; Sguardi e paesaggi. Il tutto è diviso a sua volta in tre tipi di reportage: video, testi e immagini. L’utente può scegliere l’argomento e l’area geografica che preferisce. Si può passare dall’articolo di cronaca locale che testimonia il ritrovamento di un capriolo nel Po del Torinese, alla ricetta del risotto alle fragole di Verrua Savoia. Attraverso un sistema interattivo con il canale Youtube, la mappa acquisisce lo stesso valore di un archivio che raccoglie storie, avvenute sul territorio a ridosso del Po.

Inoltre, come spiega Guido Bosticco, “il progetto è aperto a tutti: chiunque voglia inserire i propri ricordi o conosca fatti curiosi avvenuti sulle rive del percorso del Po di quelle zone, può decidere di contribuire ad arricchire la mappa”.

Chi ha una foto, un video o un testo che testimoni la biodiversità del Po può chiedere di inserirlo nella mappa cliccando l’apposito spazio sulla home del sito www.scuoladelviaggio.it/storiedipo.




 

 

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Hanno collaborato a questo numero:

Nico Ivaldi

Giovanni Andriolo
Roberta Arias
Lucilla Cremoni
Marco Doddis
Viviana Vicario

 

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