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Sezione Po, 2.0

 

 

 

La nuova vita del Collegio Einaudi


di Alessandra Chiappori


La Torino Città Universitaria prospettata dal progetto di Comune e atenei cittadini sembrerà più vicina e concreta da settembre 2014. Con l’inizio del nuovo anno accademico sarà infatti ufficialmente inaugurata la nuovissima e appena riqualificata Sezione Po – un tempo sezione femminile - del Collegio Einaudi, storica istituzione universitaria e residenza per studenti fuori sede del capoluogo sabaudo. Un rinnovamento che si inserisce nella scia delle precedenti riqualificazioni –sezione Crocetta tra il 2001 e il 2002, e sezione San Paolo tra il 2004 e il 2005 – e vede anch’esso la firma progettuale dell’architetto Luca Moretto, già mente dietro a molte strutture universitarie torinesi come le Segreterie Studenti, le Aule-laboratorio del 

Dipartimento di Informatica la Facoltà di Medicina Veterinaria.

Il progetto di riqualificazione dell’Einaudi risale al 2011, mentre i lavori di cantiere si sono protratti per un anno, dalla chiusura dell’anno accademico nel 2013 all’agosto 2014, periodo in cui la sezione non ha potuto accogliere studenti. Ma da settembre 2014 le porte riapriranno, offrendo ai fruitori una struttura che, situata all’angolo tra via delle Rosine e via Maria Vittoria, non solo avrà il vantaggio di trovarsi nel cuore della città, ma costituirà un esempio di residenza universitaria all’avanguardia. 

L’edificio, datato 1954, ha visto con i recenti lavori una ristrutturazione profonda sia per quanto riguarda il lato estetico, sia per quanto invece concerne gli aspetti più funzionali della struttura edilizia. La riqualificata Sezione Po, colorata e dal profilo moderno e giovane, costituirà una punta di diamante nel settore dell’edilizia ecosostenibile: “Abbiamo ottenuto la certificazione internazionale LEED di grado silver per il livello di sostenibilità energetico ambientale, spiega l’architetto Loris Grasso, e gli interventi di riqualifica hanno anche permesso di ottenere una certificazione energetica del sistema edificio-impianto di classe A, secondo gli standard della Regione Piemonte. Questo significa che gli interventi 

di contenimento energetico progettati permetteranno al collegio di essere energeticamente autosufficiente dal punto di vista del riscaldamento e a basso impatto ambientale”. In particolare sono stati realizzati un impianto solare termico, uno fotovoltaico, ed è presente una centrale geotermica che porterà nelle stanze acqua calda permettendo di risparmiare sul riscaldamento. L’impianto elettrico di ogni camera sarà inoltre gestito con un sistema a badge, funzionando solamente nel momento dell’effettivo utilizzo, in modo da ridurre al minimo ogni spreco, senza mancare alla missione di costituire un servizio abitativo di alta qualità per gli studenti.

Non solo novità che strizzano l’occhio all’ambiente: il nuovo collegio Einaudi costituirà anche un rinnovato polo culturale. Tra gli interventi più significativi di questa riqualificazione c’è infatti la realizzazione di una nuova biblioteca dotata di spazi ampi e organizzati, che ospiterà circa trentamila volumi. “La nuova biblioteca occuperà gli spazi della precedente, prosegue l’architetto, con la differenza che sarà raddoppiata creando un vano, con una sorta di taglio all’interno della soletta che collegherà lo spazio precedente a quello che era il piano seminterrato non accessibile agli studenti e utilizzato come area di stoccaggio e archivio. Al piano rialzato quindi ci sarà una zona studio, dove saranno collocati i libri, giù invece uno spazio adibito a salottino letterario per incontri con gli scrittori e presentazioni varie”. 

I lavori di riqualificazione hanno avuto come obiettivo fondamentale quello di migliorare i servizi già offerti dal collegio, includendo anche, naturalmente, il superamento delle barriere architettoniche. Otto i piani totali dell’edificio, che ospita stanze per studenti, ma anche uffici, spazi comuni e di svago, sale studio, cucine e sale fitness. “Le novità saranno visibili non appena entrati, nella nuova reception, illustra ancora Loris Grasso, pur restando entro gli spazi della precedente, sarà circolare e avrà un orientamento rinnovato, sia verso l’esterno che verso l’interno. La particolarità del progetto è quella di seguire la linea disegnata dall’architetto Moretto: diversi muri non hanno un andamento propriamente rettilineo, ma linee curve, che accompagnano un po’ tutti gli ambienti, specialmente negli spazi comuni”.

Anche in fatto di stanze ci saranno miglioramenti e crescite: la nuova sezione Po avrà 8-10 camere in più rispetto a prima, per un totale di 151. Per realizzare le nuove stanze, è stata sfruttata l’area del sottotetto, prima inutilizzata e ora resa fruibile in una doppia zona. Da una parte le stanze, che in questo particolare spazio saranno dotate di impianto ad aria condizionata; dall’altra gli uffici, che dal piano terra (dove ora si trovano nuove camere), si sposteranno in una sorta di open space ai piani alti.  

Le camere per gli studenti sono state studiate per rispondere alle esigenze degli utenti; sono coibentate, come l’intero edificio, per isolare dal suono e dare un adeguato ambiente di studio, organizzate in modo razionale e tutte con bagno privato, in cui il disegno delle piastrelle, molto particolare, segnala un’altra firma inconfondibile del progettista Moretto. Così come il colore, che riporta alle precedenti riqualificazioni dei collegi Einaudi e che tornerà anche nella sezione Po: giallo, verde, blu, a ogni piano la propria tinta caratteristica, che tornerà nelle porte e nelle piastrelle dei bagni. L’estetica è stata rivista anche all’esterno, non solo per la necessità di creare una seconda uscita di sicurezza, obbligatoria per legge, ma con la creazione del logo del Collegio accompagnato da alcune spighe. Questo per ricordare che l'edificio in origine era un granaio e faceva parte del complesso di depositi e magazzini della Porta sul Po: si è voluto così riallacciare la struttura alla sua storia e a quella della città. 

Dare nuova vita a un edificio ha comportato anche interventi meno visibili eppure essenziali, come il consolidamento della struttura e la rimozione di amianto, fattore che ha causato uno slittamento di tre mesi nei lavori. Edilizia, sicurezza ed ecosostenibilità, dunque, ma anche comunicazione e arredamenti appositamente pensati per i fruitori del collegio, gli studenti. Ogni camera è cablata e coperta da wi fi, ogni piano dotato di una piccola sala studio e una cucina attrezzata, e una sala relax con macchinette del caffè all'ingresso. Naturalmente, ogni ambiente, cucina incluse, è dotato di nuovi arredi. Il tutto sistemato e montato per accogliere in una residenza universitaria al passo coi tempi i giovani che inaugureranno il nuovo anno accademico. 

La riqualificazione della Sezione Po è costata più di otto milioni e mezzo di euro; il Collegio ha da una parte ottenuto un contributo ministeriale dal MIUR di oltre tre milioni, dall’altra ha lavorato su un’accurata gestione dei fondi e dei finanziamenti. Hanno contribuito la Compagnia di San Paolo, la Fondazione CRT, la Camera di commercio di Torino e la Regione Piemonte. Non solo, il Collegio ha potuto in parte attingere al proprio patrimonio, gestito già dalla fondazione ai tempi di Renato Einaudi con sguardo rivolto al futuro per eventi finanziari di portata eccezionale come quelli che la riqualificazione ha comportato. Si è anche inventato una campagna di raccolta fondi: “Ricostruisci il TUO Collegio, mattone su mattone!” è stato lo slogan dell’iniziativa che, seppure partita come scommessa, ha già portato al Collegio 42.220 euro da 41 donatori privati (cifra aggiornata al 2 settembre 2014) e continua sul sito internet www.collegioeinaudi.it alla voce “sostienici – la nuova Sezione Po” per tutti coloro che, con il loro contributo, volessero sentirsi parte di un grande progetto per la cultura. 



Foto di Paolo Viviani



 

 

 

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Hanno collaborato a questo numero:

Nico Ivaldi

Alberto Cesare Ambesi
Alessandra Chiappori
Franco Galvagno
Elena Piacentini
Viviana Vicario
 

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