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Holi Festival


 

dall'India a Torino la festa dei colori


di Viviana Vicario

 

Si sa, l’Italia è un Paese a colori, specialmente d’estate. Siamo le eterne cicale a cui piace far festa di mattina, di pomeriggio, di sera. Sempre. Questo almeno secondo gli stereotipi.

La verità è che il nostro è un luogo dove la calura estiva non ci lascia un attimo di pace. Ci si incolla alla pelle, e in quei momenti anche la minuscola piscina in plastica nel giardino del vicino sembra un'oasi, un miraggio desiderabile come il mare delle Seychelles.  L’Italia è un luogo dove il gelato, anch’esso a colori, svetta rigonfio e guarnito di frutta esotica nelle vaschette delle botteghe nostrane, e ci lascia desiderare, ancora, un’ondata di freschezza per le nostre papille gustative asciutte.Ma tornando agli stereotipi: quali sono i colori che meglio rappresenterebbero le nostre città italiane?

La più facile e ovvia da classificare è la “Rossa Bologna”. Napoli è gialla come la luce del sole che la illumina, Palermo arancione come i suoi agrumeti. E Torino? La prima capitale d’Italia grigia. È forse il maltempo invernale a condizionare la scelta? È indubbio che i colori forti non le si addicono proprio. Non siamo poi così vivaci, è vero, siamo  raffinati e pure un po’ snob. Non per questo ci riteniamo grigi. Piuttosto potremmo aggiudicarci un bel rosa pastello, magari un po’ fumé.

Da tempo, però, Torino sta cambiando e tutti questi stereotipi trovano sempre meno motivo d’esistere. Stiamo diventando sempre più aperti a favorire la diffusione di nuove culture, in particolare quella orientale.

In questa Torino colorata, multietnica e spirituale, si terrà uno dei più importanti appuntamenti del calendario folkloristico indiano: l’Holi Festival. Chiamato anche “Festival dei Colori”, l’Holi sancisce l’inizio della primavera hindu. 

Chi ha avuto la fortuna di andare in India tra febbraio e marzo può essersi imbattuto in una battaglia di colori. Durante l’Holi Festival si canta, si balla e si lanciano polveri colorate ai passanti. I bambini le spruzzano con fervore, gli anziani te le spalmano direttamente in faccia. È un modo per fare festa, ribaltare l’ordinarietà quotidiana, ma anche celebrare un profondo sentire spirituale. Lo potremmo paragonare al nostro Carnevale, in cui il colore dei coriandoli abbatte ogni differenza di pelle, d’età e di classe sociale. 

Folklore e religione si uniscono in un connubio che condensa il suo significato nella parola Holi, il cui significato è “brucia”.  Proprio attraverso l’allegoria dei colori, gli indiani rappresentano la vittoria del bene sul male. Questo il vero significato della festa.

Il Parco Dora torinese farà da sfondo, quest'estate, all’Holi Fusion. Primo in Piemonte, l’evento nasce dall’iniziativa di Alessandro Arione, ventiseienne astigiano laureato al MIT di Boston, che insieme ai soci Akash e Rajiv, ha deciso di portare il tradizionale Festival dei Colori a Torino. Organizzatore di eventi e instancabile lavoratore, Alessandro vive e lavora come ingegnere a Eindhoven, Olanda, paese in cui si è svolta la prima edizione del suo Holi Fusion.

L’intento è quello di portare a Torino un evento dal respiro multiculturale. Per questo abbiamo deciso di chiamarlo Holi Fusion. “Fusion” come fusione dei colori, ma anche di culture”, spiega l'organizzatore. “Si suoneranno musiche originali, con gli strumenti della tradizione indiana, si berranno bevande tipiche dell’Holi Festival. Fra queste, i partecipanti potranno gustare una versione meno trasgressiva della tipica bevanda dell’Holi. Si chiama Bhang e l’originale, bevuta in India durante il Festival dei Colori, contiene marjuana. Non c’è però nulla da preoccuparsi. La nostra Bhang sarà a base di latte, burro e spezie, così come vuole la tradizione, con esclusione dell’ingrediente illegale. Musica e cultura, divertimento e tradizione renderanno completo il quadro dell’evento. Un quadro che saprà un po’ di Bollywood, e in cui nulla sarà lasciato al caso. Useremo polveri colorate di matrice naturale, così da evitare l’insorgere di allergie o irritazioni nei partecipanti. Ci sarà anche un punto vendita apposito dove sarà possibile acquistarle”.

Tuttavia, sebbene l’evento si prefiguri come il primo Holi Festival in Piemonte, non è la prima festa indiana a Torino. Il 27 ottobre 2013 al Borgo Medievale si è celebrata Diwali, festa indiana delle luci, a dimostrazione dell'interesse verso la cultura indiana, la sua spiritualità, la luce e i colori. 

Anche l’amore per l’antiquariato orientale è sviluppato in città. Quante volte è capitato che la testa di un Buddha in oro laccato catturasse la nostra vista durante una consueta passeggiata in centro?

“Volevo portare un evento multiculturale vicino ad Asti, la mia città di origine. Ma non è solo questo il motivo per cui ho deciso di organizzare l’Holi Fusion a Torino. Ho riconosciuto in questa città, la capacità di aprirsi e apprezzare la cultura orientale, ma sempre con quella nota di ricerca e gusto che da tempo la caratterizza. Un evento di tale calibro non sarebbe solo un’occasione per divertirsi, celebrare la bella stagione e i colori; ma aggiungerebbe al sapere cittadino una fetta di India ai più sconosciuta”.

 

 

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Hanno collaborato a questo numero:

Nico Ivaldi

Gabriella Bernardi
Lucilla Cremoni
Michela Ferrara
Dalila Giglio
Viviana Vicario

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