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Premio Piemonte Mese - I giovani scrivono il Piemonte

      
Ottimo bilancio per la sesta edizione


di Irene Sibona

 

 

 

Siamo particolarmente soddisfatti di questa edizione, e non solo per la quantità di pezzi premiati – ben otto, tutti ex aequo, ai quali si aggiungono le menzioni d'onore per quei pezzi che avremmo premiato volentieri, se ne avessimo i mezzi – ma soprattutto per la qualità media che si dimostra in costante ascesa”. A sostenerlo con convinzione è Lucilla Cremoni, presidente dell'Associazione Piemonte Mese che ha ideato e ogni anno organizza il Premio omonimo, la cui sesta edizione si è conclusa il 16 gennaio scorso con la cerimonia di premiazione dei vincitori a Palazzo Lascaris in una Sala Viglione gremitissima, tanto da far dirottare parte del pubblico in una sala al pianterreno da cui seguire l'evento in videoconferenza (e dover vietare l'accesso a parecchie persone per raggiunti limiti di capienza, perché le norme di sicurezza sono giustamente ferree).

Il Premio, che si rivolge a giovani fra i 18 e i 35 anni interessati a intraprendere l'attività giornalistica o a scrivere di Piemonte, vuole contribuire a far emergere nuove voci e nuovi linguaggi della divulgazione sulla nostra regione, e per questo si articola in tre aree tematiche riservate ai lavori in forma scritta (Cultura, Storia e Ambiente; Economia e Artigianato; Enogastronomia) oltre a una sezione speciale per i servizi audo-video. 

Questo è un Premio difficile,  prosegue Lucilla Cremoni, perché la buona divulgazione è tanto più difficile da fare quanto più è facile da fruire. Mantenere l'equilibrio fra banalità e pedanteria, riuscire a non produrre né un tema né un saggio ma un articolo è decisamente meno semplice di quanto si creda, quindi complimenti a tutti per essersi cimentati, anche se il loro pezzo non ha avuto menzioni”.

Claudio DuttoProva di questa difficoltà è il fatto che solo un quinto circa degli articoli inviati (158 in tutto, così suddivisi: 27 per la sezione Economia e Artigianato, 38 per Enogastronomia, 83 per Cultura, Storia e Ambiente e 10 servizi audio-video) ha ottenuto un riconoscimento. “Tuttavia, ci tiene a puntualizzare la presidente, parecchi dei pezzi che non hanno ottenuto un riconoscimento non sono stati scartati perché pieni di errori o illeggibili, ma perché sapevano troppo di tema, capitolo di tesi o testo da opuscolo turistico. Ma soprattutto, scandisce, perché non avevano vita”. Si spieghi meglio. “Ci si lamenta spesso del declino della scrittura, della tendenza a scrivere come si parla, con derive verso il linguaggio da sms; dell'imperversare indisturbato di forme sgrammaticate che avrebbero fatto drizzare i capelli alle nostre maestre (non oso immaginare la punizione esemplare che mi sarebbe toccata se in terza elementare avessi scritto “egli fa” “tempo fa” o “un po'” con l'accento, o “un uomo” o “qual è” con l'apostrofo: eppure adesso questi orrori si trovano ovunque, spesso prodotti da persone dalle quali mai te l'aspetteresti).

 Però, per quanto ci riguarda, il  problema vero non sono gli strafalcioni clamorosi o la strage dei congiuntivi: intendiamoci, non vanno minimizzati perché non stiamo parlando di una gara di bocce ma di un premio giornalistico e di autori laureati o laureandi. Ma quel genere di errori si sistema, al caso, con una ripulita redazionale. Il vero problema è invece constatare quanto lo scrivere risulti a molti, soprattutto giovani, semplicemente innaturale: sono preparati e determinati, ma fanno una fatica dannata a mettere per iscritto quello che a voce avevano esposto in modo chiaro e anche brillante e spiritoso. Un argomento appassionante può diventare un articoletto spento, insulso: l'insicurezza e la paura di osare troppo o di sbagliare portano a riempire il pezzo di frasi fatte (a volteusate a sproposito con esiti involontariamente comici, tipo “capro espiatorio” al posto di “cavia”); a cercare rifugio nelle insopportabili virgolette, usate anche per termini del tutto inoffensivi; a evitare come la peste qualunque tentazione di ironia o umorismo; e, sovente, a perseguire una ricercatezza farlocca, il tipico stile da 

secondo sinonimo sul dizionario: alla fine, nessuno va ma tutti si recano, non si mangia ma si consuma, non si fa ma si realizza, non si va in un bel paesino a mangiare le lumache ma ci si reca in un ameno vlillaggio a degustare le chiocciole. Le intenzioni sono buone, ma risultato suona ingessato e fasullo. Per questo apprezziamo particolarmente, e abbiamo premiato, quei pezzi che non hanno solo toccato argomenti interessanti (non importa se inconsueti o battutissimi), ma li hanno affrontati con freschezza, vitalità, e partecipazione non retorica”.


Agli otto articoli e servizi vincitori si aggiungono 24 elaborati (23 articoli e un servizio audio-video) che hanno ricevuto una menzione. Gli articoli  vincitori e quelli menzionati saranno pubblicati sul Piemontemese.it nel corso del 2013.

Come è ormai consuetudine, la premiazione è stata seguita da un sontuoso buffet offerto dalla Federazione Provinciale Coldiretti, in collaborazione con l'Azienda Agricola Ca' di Tulin di Cisterna d'Asti e Onav/Delegazione Torino e Provincia. Quest'ultima ha anche offerto un premio aggiuntivo (un carnet di ingressi alle conferenze e degustazioni Onav a Torino) a due articoli che si sono occupati di vino.

A riconoscimento del suo valore culturale, il Premio Piemonte Mese ha il patrocinio di: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, Ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca, Ministero dello Sviluppo Economico, Giunta e Consiglio Regionale del Piemonte, Provincia e Comune di Torino, Universita' degli Studi di Torino, Universita' degli Studi del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, Universita' degli Studi di Scienze Gastronomiche, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Unioncamere Piemonte, Banca Carige Italia.


Un'ampia galleria fotografica e video è disponibile sul sito dell'Associazione

www.associazionepiemontemese.org


Questo l'elenco completo di vincitori e menzionati della sesta edizione


CULTURA, STORIA E AMBIENTE

VincitorI ex aequo

Claudio DUTTO - Il Piemonte ha sete. Viaggio alla scoperta della siccità

Elisa VIGLIO - Sagre e paesaggio: il metodo Nomaglio-Carema


Menzioni d'onore (in ordine alfabetico)

Domenico Agasso - L'arte di Coco il rivoluzionario

Federico Callegaro - I magiari di Torino. Storia di rivoluzioni minime, di calcio e di danza

Diego Vezza - Quando il protagonista è il ricordo. Le Nuove, viaggio nel cuore del carcere storico di Torino


Menzioni (in ordine alfabetico)

Alessandra Chiappori - Com'è bello andare a zonzo sfogliando la città. Le passeggiate letterarie per Torino

Chiara Clausi  - Porta Palazzo: la “tana degli artisti” cambia il volto al Quadrilatero

Roberta Colasanto - Baroccomania. Antichi tesori e nuovi talenti: la musica barocca conquista il Piemonte

Michela Ferrara - La Sesia tra realtà e leggenda. Storia del fiume che attraversa il supervulcano della Valsesia

Piervittorio Formichetti - Un orologio solare... nell'ombra

Cristian Daniele Mazzei - Il paese sotto la collina 

Andrea Musazzo - Archivi storici: un tesoro da scoprire

Jessica Pasqualon - Viaggio tra le pennellate dei muri di Maglione 

Krizia Ribotta - Pierre Octave Fasani, il salesiano artista 

Valentina Roberto - La leggerezza del marmo dell'artigiano di Barriera  

Mila Shamku - L'amore ai tempi dl Marchesato di Saluzzo

Sofia Vallania - Il protagonismo di una donna piemontese nelle rivendicazioni rurali dell'Argentina agli inizi del XX secolo

Valentino Zannella - Il cielo su Torino sta cambiando. Musica, città e profumo di novità  


ECONOMIA E ARTIGIANATO

 

Vincitori ex aequo 

Valeria BUGNI - Aria buona e buone nuove in Borgata Valliera

Andrea CIATTAGLIA - Piemonte Lithium Valley: l'auto elettrica diventa realtà


Menzione d'onore  

Alberto Marzocchi – Giorgio Ruta - Dalle stelle alle mense. Viaggio tra i nuovi poveri di Torino


Menzioni (in ordine alfabetico)

Antonella Capalbi - Un nuovo modo di fare economia tra debitori e creditori: le banche del tempo

Floriana Rullo - Fritlex: la moda fai da te nasce tra le risaie vercellesi


ENOGASTRONOMIA

Vincitori ex aequo

Matteo Garnero - Il pesce di montagna. L'acciuga, regina della tavola piemontese tra passato e presente

Omar Gattuso - SuperBarolo: cronache profane di potenza, equilibrio ed eleganza


Menzione d'onore

Valentina Innocente - Il vino di oggi, tra web e tradizione


Menzioni (in ordine alfabetico)

Marco Belloro - Mac Bun: il “solo buono” è anche senza glutine

Raffaella Bucci - Vite, in una bottiglia

Andrea Perrone - Pane, amore e informazione


AUDIO-VIDEO

Vincitori ex aequo 

Emanuele Franzoso - Il Paradiso dei lavandai

Genny Notarianni - Il Palio del Filo d'Oro


Menzione

Federico Gonzo - Ritorno a Lemie





 


 

 

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Ci sono 7 articoli
Febbraio 2013

Ritorno a Lemie
Far rivivere la montagna
di Federico Gonzo

Chiel: Solo buono, e senza glutine
Veri hamburger per celiaci
di Marco Belloro

Luigi Farricella
Un ingegnere piemontese all'Ufficio Brevetti di Monaco
di Gabriella Bernardi

SuperBarolo
Cronache profane di potenza, equilibrio ed eleganza
di Omar Gattuso

Il Piemonte ha sete
Viaggio alla scoperta della siccità
di Claudio Dutto

Premio Piemonte Mese - I giovani scrivono il Piemonte
Conclusa la sesta edizione
di Irene Sibona

Dall'altra parte
da giornalista a cooperante: Edoardo Tagliani
intervista di Nico Ivaldi


 

Hanno collaborato a questo numero:

Nico Ivaldi

Marco Belloro
Gabriella Bernardi
Claudio Dutto
Omar Gattuso
Federico Gonzo
Irene Sibona

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