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Cultura in altura

 

Il circolo culturale “Dino Ariasetto” di Bardonecchia


di Gabriella Bernardi


Nei salon francesi di due secoli fa le padrone di casa invitavano nelle loro sontuose residenze il meglio della letteratura e della poesia in voga; da tempo non esistono più, soppiantati dalle nascenti Accademie, però sopravvivono luoghi magari non sfarzosi, ma accoglienti, dove ci si può ritrovare e passare piacevolmente delle ore discutendo di libri, di poesie o di temi ben definiti. In Piemonte il primo a venire in mente è il Circolo dei Lettori in via Bogino, ma esistono realtà più territoriali dove il fondare circoli letterari pare che sia un fenomeno in crescita. Uno di questi, che ha appena festeggiato un anno di attività, è quello nato in una sede montana, ben più nota per gli sport invernali. A Bardonecchia una giovanissima poetessa sta portando avanti con grande determinazione e passione un bel progetto.

Chi è Maria Teresa Vivino e quando nasce la sua passione?

Sono una ragazza di 22 anni, vivo a Bardonecchia, amo le montagne che mi circondano, la natura e porto nel cuore il mare, essendo di origini calabresi e avendo un amore innato per la Sicilia. Scrivo da quando avevo 15 anni, ma se vado indietro nel tempo mi accorgo di aver sempre scritto! Da bambina, su un diario segreto profumato, mi divertivo ad apporre delle figurine di ogni genere e sorta, inventandomi storie. Il tirannosauro così diveniva compagno di una scimmia, o l’amico di compagnìa di Cenerentola! Ho sempre avuto una predisposizione ad una spiccata fantasia, spesso ho coinvolto nelle mie storie i vicini. La signora del piano di sopra era obbligata a tenere la mia bambola/figlia, perché io sostenevo di dover andare a lavoro in un ristorante, dato che mio marito era morto ed ero povera… Così scendevo a casa e coinvolgevo nella mia sceneggiata anche mia mamma e le sue amiche che malauguratamente si trovavano nei paraggi. Crescendo ho iniziato ad innamorarmi e questo è stato il primo spunto che mi ha permesso di scrivere il mio primo romanzo breve Nel cuore dell’Africa edito da Montedit. In ordine cronologico è però uscita per prima la mia raccolta Poesie dal cuore, dal titolo banale ma chiarificatore! Volo sulle note dell’anima, sempre della stessa casa editrice, invece è la raccolta scritta a quattro mani con l’autore ligure Roberto Gennaro, un connubio di emozioni che con il distinguo della poetica maschile e femminile, ci ha permesso di fare un viaggio importante di conoscenza. Ho scritto sempre e quasi tutti i giorni della mia vita, ho cercato di scrivere di tutto per non dimenticare nulla della mia esistenza, le persone, i luoghi, le gioie e i dolori. Fino al giorno in cui è venuto alla luce Il Risveglio. Storia di animali, persone e sogni, un’opera concepita a quattro mani con l’autore Lodovico Marchisio [noto alpinista piemontese, n.d.r.]. Spero che il viaggio nel mondo della scrittura non termini qui...

Al momento pare non ci sia questo rischio; come ti è venuta l’idea di realizzare un circolo letterario aperto a tutti gli appassionati della Valle e soprattutto intitolarlo ad un artista vivente appartenente al circolo stesso?

Ho conosciuto due anni fa Giorgio Milanese presidente dell’associazione culturale torinese “Il Club dei Cento di Radio Italia Uno”, durante la premiazione del concorso letterario “Poesie d’amore”. Ero stata inserita in un audiolibro con la poesia inedita “Sei in me”. Terminata la consegna dei premi e l’ascolto del cd contenente le liriche degli autori in classifica, Giorgio ha preso la parola invitando i classificati ad una registrazione presso la trasmissione “Dimensione autore” della suddetta emittente. Da quel momento sono stata ospite in trasmissione una decina di volte nell’arco dell’anno, conoscendo autori notevoli. Per volere di Milanese, essendosi instaurato un rapporto di stima e amicizia reciproca, il 28 maggio 2011 abbiamo fondato a Bardonecchia il circolo culturale Alta Valsusa “Dino Ariasetto”, alla presenza di un congruo pubblico e del sindaco Borgis. La scelta di dargli il nome di un poeta vivente è stata dettata da affetto; essendo il caro amico che per primo mi ha fatto avvicinare al mondo della scrittura; da riconoscenza perché è il primo, insieme alla segretaria del circolo Rosalinda Osano, ad aver cercato di creare un gruppo coeso di autori; e da un motivo di natura ideale - è troppo facile dedicare qualcosa ad un morto che comunque non potrà deluderci; inoltre ho pensato, sostenuta dagli altri iscritti, che è bello e più fruttuoso che una persona si goda la fama in vita anziché dopo morto.

A un anno dalla fondazione si può fare un bilancio dei progetti già realizzati e parlare di quelli che porterai avanti?

In quest'anno abbiamo organizzato dibattiti e discussioni, alcuni autori hanno presentato opere proprie e non, si è tenuto un incontro sulla bellezza, si sono svolti gli “Incontri con l’autore”. La più grande soddisfazione per noi è stata però la prima edizione del concorso letterario internazionale “Dino Ariasetto”: hanno partecipato autori da tutta Italia e anche dalla Francia. A livello locale il circolo si sta affermando, stiamo ricevendo molte proposte anche da locali che ci chiedono di presentare i nostri libri. Per l’anno a venire abbiamo intenzione di ampliare il concorso letterario, rafforzando le sezioni, e di proporre nuovi incontri con tematiche nuove. Le idee sono tante, il nostro primo obiettivo comunque è far amare un po’ di più la scrittura e la lettura ai più giovani, stiamo pensando pertanto a dei progetti per le scuole.



 

 

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Hanno collaborato a questo numero:

Nico Ivaldi

Roberta Arias
Gabriella Bernardi
Silvia Bia
Francesca Dalmasso
Michela Damasco
Andrea Di Salvo
Marina Rota
Floriana Rullo

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