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Giovani Genitori

 

Da esperimento a punto di riferimento

 

di Sabrina Roglio


la redazioneÈ stato grazie all'“entusiasmo, alla follia e alla creatività che è propria di chi ha figli piccoli” che è nata la rivista, tutta torinese, “Giovani Genitori”. 

Sei anni fa, racconta Luisa Tatoni, direttore del giornale, con Luca Bernardelli, Elena Brosio e Catia De Bacco abbiamo deciso di metterci in proprio. Avevamo più o meno tutti trent’anni compiuti ed esperienze professionali rilevanti: io e Luca eravamo giornalisti, Elena giornalista e consulente editoriale, Catia art director e grafica. Abbiamo fondato “Espressione Creativa” e abbiamo iniziato a fare comunicazione soprattutto con l’Università e grandi aziende per le quali ci siamo occupati di immagine coordinata, ufficio stampa e organizzazione eventi”. 

Oltre alla voglia di lavorare insieme, una caratteristica legava il team di Espressione: i figli. “Capitava spesso di scambiarsi consigli e indirizzi sui posti dove andare a mangiare, di discutere quale fosse l’asilo più innovativo di raccontarsi dov’era un negozio conveniente”. A un certo punto si sono chiesti: perché non mettere per iscritto tutte queste informazioni e fare un giornale? E così, complice la sana follia e l’entusiasmo di chi ha figli, ci hanno provato seriamente.

 “All’inizio, spiega Tatoni, abbiamo fatto diverse prove e numeri zero e ci siamo confrontati con addetti ai lavori. Le prime copie le abbiamo date ai nostri amici e distribuite nelle scuole dei nostri figli”. Pian piano, grazie al passaparola, l’iniziativa ha avuto successo. Hanno così deciso di spostare il l'interesse principale dell'agenzia sull’editoria dell'infanzia. Trascorrono tre anni di molto lavoro e grandi soddisfazioni fino alla morte improvvisa del collega e amico Luca.  “È stata una grave perdita, racconta Luisa Tatoni, eravamo molto legate a lui e questa cosa ci ha destabilizzato”. 

A questo punto entrano nel gruppo di lavoro nuovi colleghi e Giorgio Pulini, un direttore di marketing che infonde nuova linfa ed entusiasmo. Ad oggi la redazione è a prevalenza femminile, composta soprattutto da mamme. “Abbiamo sempre pensato, continua Luisa, che una madre con figli sia in grado di districarsi meglio tra le mille incombenze che servono ad un giornale. Ognuna di noi ha un'abilità: c'è la mamma ingegnere che sa mettere mano alla rete informatica, c’è la creativa che ha l’occhio per capire se un posto è adatto per i bambini, c’è chi sa fare foto e chi ha un eccezionale talento organizzativo”. 

redazione

Proprio perché si richiede molta flessibilità, in azienda si offre flessibilità: l’organizzazione del lavoro è a progetto, non ci sono vincoli di ore di lavoro o di presenza fisica, ognuno sa quello che deve fare e si organizza (a casa o in ufficio non fa differenza). Sono naturalmente previsti momenti di incontro collettivo e riunioni – in redazione c'è uno spazio di accoglienza bimbi e una stanza per allattare - ma ognuno è libero di organizzarsi come meglio crede. “Funziona, conferma Livia, e la soddisfazione personale è altissima”.

In sei anni di pubblicazione, la rivista “Giovani Genitori” è cresciuta e ha aumentato la diffusione: oggi è la rivista per l’infanzia più diffusa e letta in Piemonte. Delle diecimila copie che in media vengono stampate al mese, una parte è distribuita in abbonamento, l’altra si trova in punti cruciali come i reparti di pediatria e maternità degli ospedali, le biblioteche e gli studi dei medici pediatri.

Due tipi di informazioni sono veicolate con il giornale: “Da un lato, racconta Luisa Tatoni, parliamo di quella che noi chiamiamo “nuova genitorialità”. Non ci omologhiamo al mondo delle grandi aziende che dicono che cosa si deve o non si deve consumare. Nel campo dell’infanzia ci poniamo con un’ottica critica, innovativa e non troppo rigida. Contemporaneamente diamo moltissime informazioni sul turismo locale e sostenibile: quando hai un figlio all’improvviso scopri che il mondo è bellissimo e pieno di cose da fare, tutte a portata di mano”. 

Grazie a un’esplorazione palmo a palmo del territorio piemontese, “Giovani Genitori” ha scoperto una proposta turistica, culturale e formativa infinita. Il Piemonte offre alle famiglie moltissime opportunità: dalla miniera di Prali dove, grazie ad un trenino, si può visitare la vecchia miniera di talco, ai laboratori didattici del Mao (il Museo di Arte Orientale di Torino); dai ristoranti che fanno mettere le “mani in pasta” ai bambini, all’Ecomuseo del Feltro di Villar Perosa.  

Ampio spazio viene dato alle famiglie: ogni mese ne viene presentata una. “Una via di mezzo,  spiega Tatoni, tra il Grande Fratello e il passaggio di informazioni che c’è ai giardinetti quando si chiacchiera con gli altri genitori”. Tra le storie più recenti, e che hanno destato più stupore, c’è quella di due mamme lesbiche con un figlio. Sul giornale hanno fatto outing pubblicamente e hanno raccontato il motivo della loro scelta. “Ma c’è anche la storia della famiglia in cui il padre ha preso il congedo parentale e vive facendo il mammo”, continua Tatoni. “Tante famiglie hanno lasciato Torino per andare in Belgio, in Svezia o a Bali e ci hanno voluto raccontare come stanno nella loro nuova casa”. Una sezione che rispecchia la realtà torinese e che parla anche delle storie difficili e drammatiche delle famiglie con bambini con handicap o in cui entrambi i genitori hanno perso il lavoro o sono in cassa integrazione. 

redazioneAccanto al giornale sono poi nate le guide: la prima è stata A-Zonzo che da novembre, con la terza edizione, ha cambiato nome in Ristoranti baby friendly. È una raccolta di oltre 200 ristoranti, agriturismi, caffetterie, agrigelaterie, agrimacellerie e rifugi, tutti testati personalmente dalla redazione con bambini al seguito. La seconda è stata A spasso, che propone gite a misura di famiglia: show di delfini, campi avventura, parchi di divertimento, musei o castelli. Successivamente sono uscite Bimbi e bici, una raccolta di 20 itinerari su due ruote a misura di bambino, e la Guida nonni, un vero e proprio incentivo per i nonni a uscire con i nipoti e per andare ai giardini, al parco, a far merenda. 

La guida contiene un utile dizionario nonni-bambino per spiegare ad esempio che “la tavola” non è il tavolo ma lo snowboard, o che la ginnastica adesso a scuola si chiama “attività motoria”. Ultima nata è quella riservata alle future mamme: Qui bebé dà notizie locali su cosa può servire a chi aspetta un bambino, da dove fare il corso preparto a quale ospedale scegliere per il parto in acqua, da come chiedere l’epidurale a quali sono i negozi migliori per il corredino. 

Da semplice esperimento, continua Tatoni, “Giovani Genitori” è diventata un grande impegno professionale, tanto che abbiamo ricevuto dalle regioni vicine la richiesta di esportare il modello. Siamo partiti dalla carta anche perché il nostro è un giornale che le persone tengono, conservano. Ma i tempi sono maturi per sviluppare il lato web, con progetti che coinvolgono rete e telefonia e che sono il nostro impegno per il 2012”. 

Info

www.giovanigenitori.it




 

 

 

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Hanno collaborato a questo numero:

Nico Ivaldi

Roberta Arias
Gabriella Bernardi
Oscar Borgogno
Antonella Capalbi
Michelangelo Carta
Eleonora Chiais
Giulia Dellepiane
Sabrina Roglio
Marina Rota
 

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