DA FATTORI A CASORATI
Capolavori della collezione Ojetti
Fino al 28 novembre 2010
Tortona, Pinacoteca della Fondazione Cassa di Risparmio
La Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, insieme alle opere appartenute a Ugo Ojetti, espone la propria straordinaria collezione d'arte, che si riferisce principalmente ad artisti coevi a quelli attentamente raccolti dal noto critico-scrittore, per circa un trentennio responsabile delle pagine culturali del Corriere della Sera.
A cominciare da Pellizza, personalità che proprio nella vicina Volpedo ebbe i natali e che in questa Pinacoteca è documentato dal corpus più consistente presente in una raccolta pubblica. E con l'autore del Quarto Stato, molti altri con cui ha intrecciato vicende umane e artistiche: Plinio Nomellini, Angelo Morbelli, Giovanni Segantini, Carlo Fornara, Gaetano Previati. Accanto a alle opere dei protagonisti di un "altro" Ottocento, ovverosia Cesare Tallone, Cesare Maggi, Raffaello Gambogi, Eugenio Gignous, Leonardo Bistolfi e Baldassare Longoni figurano profeti ed epigoni del divisionismo, da Daniele Ranzoni a Paolo Troubetzkoy, Giacomo Balla, Umberto Boccioni.
Questa importantissima raccolta che vanta, tra gli altri, testimonianze di straordinaria importanza quali Piazza Caricamento di Nomellini, Mi ricordo quand'ero fanciulla di Morbelli e Ultimi pascoli di Fornara, accoglierà i capolavori che Ojetti raccolse come frutto della passione di una vita e che, dopo molto tempo, in quest'occasione sono stati riuniti.
La curatrice Giovanna De Lorenzi, coadiuvata da Graziella Battaglia e Rossella Campana, si è assunta l'impegnativo compito di reperire quanto collezionato molto oculatamente da Ojetti in decenni di ricerche e frequentazioni di artisti e galleristi. Già all'indomani della morte (1946), infatti, il suo patrimonio fu oggetto di una dispersione che si è completata con la cessione della villa, trasformata in albergo. Arredi, opere d'arte, e il grande archivio, sono stati ceduti in momenti e ad acquirenti diversi, rendendo difficile qualsiasi recupero.
Le ricerche condotte in previsione della mostra hanno consentito di ridare forma a questo materiale in gran parte inedito e inesplorato e di risalire all'importante quadreria. Il lungo lavoro ha evidenziato come originari e fondanti - pitture, acquerelli, grafiche e scultura - risultino i cospicui nuclei dell'Ottocento e del primo Novecento e, in particolare, i Macchiaioli rappresentati da Fattori, Signorini, Abbati e i loro seguaci, da Ghiglia a Puccini, Nomellini, Lloyd. Infine i bronzi, i marmi e le terrecotte di Andreotti, Berti, Tofanari e Trentacoste.
Emerge un'esperienza collezionistica unica, non solo perché puntuale riflesso di quei principi di classicismo neo-tradizionalista alla base della disposizione critica di Ojetti, ma soprattutto perché proiezione del suo rapporto elettivo con gli artisti, indice di un'alta e assolutamente nuova concezione della figura del critico.
Le opere rigorosamente selezionate offrono così l'opportunità per ricostruire l'autentica portata, le dinamiche e le implicazioni del ruolo di mecenate, di protettore, di guida teorica e committente di Ojetti anche attraverso l'attività pubblica. La mostra pone, dunque, all'attenzione e alla memoria storica una vicenda culturale e umana senza termini di paragone nel panorama del tempo, aggiungendo un contributo importante all'arte e al collezionismo italiano del primo Novecento.
Pinacoteca della Fondazione C.R. Tortona
Corso Leoniero 6, Tortona
Orario
Martedì - sabato ore 15:30-19:30
Domenica ore 14:30-20
Lunedì chiuso
Info
Tel. 0131 822965
Ingresso gratuito