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Carmen - di Enzo Moscato

CARMEN
di Enzo Moscato

25 aprile – 1° maggio 2016

Torino, Teatro Carignano

Dopo il successo dello scorso anno torna in scena lo spettacolo di Enzo Moscato, con l’adattamento e la regia di Mario Martone e la direzione musicale di Mario Tronco. Interpreti principali Iaia Forte e Roberto De Francesco. 
L’arrangiamento musicale è di Mario Tronco e Leandro Piccioni, le musiche sono ispirate alla Carmen di Georges Bizet, con l’esecuzione dal vivo dell’Orchestra di Piazza Vittorio: con Emanuele Bultrini, Peppe D'Argenzio, Matteo Di Francesco, Kyung Mi Lee, Omar Lopez, Pino Pecorelli, Andrea Pesce, Pap Yeri Samb, Raul Scebba, Marian Serban, Ion Stanescu. Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari e il suono a cura di Hubert Westkemper, team di affiatati artisti che da tempo affianca Martone nei suoi lavori. Le coreografie sono curate da Anna Redi; Raffaele Di Florio è l’aiuto regista e Sandra Müller l’assistente scenografa.  
Carmen, nelle mani di Mario Martone, svela la sua natura più intima e popolare, tra zarzuela e bassi napoletani. Scrive il regista: “Quando ho pensato di dare vita con l’Orchestra di Piazza Vittorio a una Carmen napoletana, secondo i modelli del teatro musicale popolare che vanno da Raffaele Viviani alla sceneggiata, ho proposto a Enzo Moscato di scriverne il testo, chiedendogli un copione in cui ci fossero dialoghi e personaggi ispirati alla tradizione, ma guardando alla novella di Mérimée oltre che all’opera di Bizet. Quel che mi ha sempre affascinato della novella è il fatto che la vicenda è rievocata: Mérimée immagina che Don José gliela racconti in prigione, la sera prima di morire impiccato. Enzo Moscato ha colto al volo questa indicazione e ha scritto un testo che si muove su due piani, quello del racconto al presente e quello passato dell’azione rievocata. Ne è nato lo spettacolo che vedrete, in cui procedono di pari passo le parole di Mérimée e dei librettisti Meilhac e Halévy completamente reinventate da Moscato e la musica di Bizet trasfigurata da Mario Tronco con Leandro Piccioni e l’Orchestra di Piazza Vittorio. La contaminazione è totale: Napoli si pone come centro di un mondo latino fatto di nomadismi, dalla Spagna alla Francia e, via via trasmigrando, fino a Tunisi. La lingua e la musica sono al centro di tutto, il vortice che tutto attrae: l’amore, la passione, il tradimento, la libertà e la violenza, l’allegria e il dolore, il mistero. Non c’è un’epoca definita (anche se sentiamo balenare tanto la Napoli del dopoguerra quanto quella della criminalità dei nostri giorni), non c’è la Micaela dell’opera (che in Mérimée non esiste, serviva a Bizet per ragioni morali e musicali). Soprattutto, nel testo di Enzo Moscato, la protagonista non muore: a raccontare al “forestiero” (cioè a tutti noi) quanto è successo non c’è più solo Don José, anche Carmen prende finalmente parola”. 

Recite
martedì e sabato ore 19:30; mercoledì, giovedì, venerdì ore 20:45
domenica ore 15:30, lunedì riposo
Biglietti
Settore A: intero 36 euro, ridotto di legge 33 euro
Settore B: intero 30 euro, ridotto di legge 27 euro
Info
Tel. 011 5169555, numero verde 800 235333 

 

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