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Francesco Maino - Ratatuja, parole alla prova

FRANCESCO MAINO

Ratatuja - parole alla prova


20 febbraio 2016, ore 18 

Torino, Circolo dei Lettori

 

Francesco Maino, autore di Cartongesso (Einaudi, Premio Calvino 2013, VIII ristampa), torna con un reading di stampo contemporaneo, legato alle ultime vicende di attualità (dall’”affare Mose” ai profughi) accompagnato dai video del documentarista Marco Maschietto (realizzati con la tecnica del videomapping) e dalla libera improvvisazione degli Schrödinger's Cat, giovane trio cinematic/impro/illbient/noise composto da Paolo Brusò alla chitarra, Riccardo Marogna al sax tenore, clarinetto basso ed elettronica, Niccolò Romanin alla batteria. 

Maino alza il tiro, dopo il successo ormai biennale di Cartongesso, riprendendo i suoi scritti quotidiani pubblicati nel sito (www.francescomaino.it) e nella seguita pagina facebook, e libera dalla rete pensieri, polemiche e riflessioni. È una nuova poetica dell'anti-abbandono, della passione per la propria terra, che Maino definisce "Un luogo spaesato, narrato in una confusione divertente, appunto una ratatuja, parola di derivazione francese che dall'origine culinaria e nobile passa alla nostra connotazione di disordine e caos". 

Ratauja è un’antologia minima di pensieri a raffica e parole in libertà, tanto attuale quanto metaletteraria. Quattro sono i frammenti che la compongono: Antilingua, un lungo elenco di espressioni che dovrebbero concretizzare l’antilingua di cui parlava Calvino in un noto saggio del 1964 (poi in I. Calvino, Una pietra sopra, Einaudi, 1980).

Il secondo, intitolato Zaiazione finale, è un racconto breve che trae spunto dalle vicende politiche venete, il cui incontrastato protagonista è il governatore Luca Zaia, e che l’autore ci propone in chiave tragicomica. 

Il terzo è un pezzo su Giancarlo Galan e l’“affare Mose”, dal titolo Crostolo (in veneziano il galàn è la chiacchiera, il dolce tipico carnevalesco diffuso in tutta Italia con nomi vari nelle varie regioni, tra cui: crostoli, bugie, cenci, galani, lattughe…). 

Infine, Res nullius: prendendo spunto dai profughi di Ventimiglia, l’autore riflette in tono drammatico, e ci fa riflettere, sulla sorte di molte persone che inseguono il miraggio di un futuro possibile, a rischio della vita. 

Per quanto sia un'opera basata, come spunto, sul Veneto, esprime un sentimento lontano anni luce dal localismo del sospetto, mettendo invece in ridicolo politica e linguaggi beceri e approssimativi, celebrando i grandi del passato e del presente. 

Circolo dei lettori

Via Bogino 9, Torino

Ingresso libero

 

 

 

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