L’ITALIA DELLA RICOSTRUZIONE
NELLE IMMAGINI DELLA PUBBLICITÀ
(1950-1970)
a cura di Massimo Melotti
22 gennaio - 6 marzo 2016
Rivoli, Casa del Conte Verde
La mostra racconta l’Italia dal dopoguerra agli anni Settanta attraverso l’evoluzione del prodotto pubblicitario con manifesti, prove di stampa, bozzetti e studi di campagne promozionali cui sono affiancati prototipi di oggetti, gadget e i primi esempi di merchandising.
Nelle sale della Casa del Conte Verde sono esposti oltre settanta tra manifesti, locandine e bozzetti dedicati a prodotti di bellezza e per la casa, al tempo libero, a beni di lusso e una selezione di quelli politici e di propaganda. Un video raccoglie frammenti degli spot più significativi che hanno raccontato l’evolversi dello stile di vita degli italiani.
L’Italia degli anni Cinquanta è una nazione che porta i segni del conflitto recentemente concluso. Il dopoguerra è caratterizzato da povertà e incertezza politica. Il Piano Marshall garantisce gli investimenti per rilanciare l’economia nazionale e apre il mercato a beni e prodotti prima del tutto sconosciuti.
Nell’arco di un decennio gli italiani cominciano a poter contare su una certa disponibilità economica, prima limitata all’acquisto di beni di prima necessità e, successivamente, a qualche timida spesa dedicata al superfluo. Tra molte difficoltà ma in un clima di dilagante ottimismo inizia la ricostruzione che nel decennio successivo si concretizzerà nel miracolo economico. Nelle case degli italiani fanno la loro comparsa la lavatrice e il frigorifero e con loro detersivi e prodotti per la casa e per la cura della persona, oltre a prodotti a lunga conservazione.
Due grandi fenomeni attraversano la penisola: la migrazione dal sud verso le fabbriche del nord e la televisione che, nata nel 1954 negli studi Rai di Torino, crea un nuovo linguaggio comune a tutti gli italiani. È un nuovo mondo non solo di cantanti e divi, ma anche di prodotti per il consumo di massa che modificano le abitudini e i costumi della popolazione e preannunciano il boom economico. Carosello, unico esempio nel suo genere a livello mondiale, porta la pubblicità nelle case degli italiani dando il via a un processo di unificazione dello stile di vita. “E dopo Carosello tutti a nanna” è la frase che ha accomunato intere generazioni di bambini.
Anche alla fine degli anni Sessanta, caratterizzati dalla contestazione studentesca e dalle rivendicazioni sociali, la pubblicità, pur adottando un linguaggio giovanilistico, continua a condizionare la quotidianità degli italiani trasmettendo un messaggio rassicurante di benessere e favorendo la diffusione di prodotti di largo consumo. È però anche il periodo di una crisi ideologica e culturale in cui la pubblicità è accusata di essere ingannevole e promotrice di bisogni falsi e superflui. Negli anni Settanta, terminata l’avventura di Carosello, le immagini e gli stili della pubblicità italiana hanno ormai adottato i modelli della pubblicità internazionale, soprattutto americana.
Casa del Conte Verde
Via F.lli Piol 8, Rivoli
Orari
Lunedì chiuso. Da martedì a venerdì ore 16-19
Sabato e domenica ore 10-13, 16-19
Ingresso gratuito
Info
tel. 011 9563020, e-mail: conteverde@copatitalia.com