IMPRESE COLONIALI
A CAVALLO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Dall’Ottocento all’Africa Orientale Italiana (1936-1941)
27 gennaio – 27 marzo 2016
Torino, Biblioteca del Consiglio Regionale del Piemonte
L’Italia nel 1882 iniziò la penetrazione in Eritrea, una lontana regione sulle coste del Mar Rosso. La conquista si arrestò però quasi subito, perchè l’Italia si trovò di fonte l’Etiopia: non un gruppo di tribù sparse ma un impero millenario ben organizzato.
Nel 1887 salì al potere Francesco Crispi. Al pugno di ferro in politica interna Crispi affiancò una ripresa della politica coloniale perchè vuoleva fare dell’Italia una grande potenza. Così fece occupare nel 1889 la città di Asmara che costituìil primo nucleo della colonia Eritrea. Favorì poi l’ascesa di Menelik al trono imperiale d’Etiopia in cambio della concessione del protettorato, ossia della sottomissione coloniale del suo paese all’Italia. Infine, quando secondo Crispi, Menelik non rispettò gli accordi, l’Italia gli mosse guerra ma andò incontro ad una tragitta sconfitta (Adua). E’ il 1896 e Crispi è costretto a dimettersi.
Nel 1905 venne poi formato il nucleo principale della nuova colonia della Somalia italiana, mentre dal 1925 ebbe così inizio la conquista completa della Libia che si concluse nel 1934, con l’unione di Cirenaica e Tripolitania.
Nel 1935,Mussolini riprese la politica coloniale di Crispi e Giolitti e si lanciò alla conquista dell’Etiopia.
Gli italiani di oggi conoscono ben poco del passato coloniale italiano, che si concluse tragicamente nel corso degli eventi della Seconda guerra mondiale. Persino gli insegnanti di storia difficilmente sanno dire con qualche dettaglio quando e in che modo è finito il colonialismo italiano. Su questi avvenimenti nel dopoguerra è scesa una cortina di silenzio che è durata per decenni.
All’avventura coloniale italiana è dedicata la mostra curata da Mauro Giacomino Piovano, sulla cui collezione è basata.
Alla mostra è collegato un ciclo di conferenze che si svolgeranno presso la Biblioteca ogni mercoledì alle 17 col seguente calendatio
27 gennaio
Mauro Giacomino Piovano (collezionista e curatore della mostra) e Gustavo Mola di Nomaglio (storico, Centro Studi Piemontesi): Imprese coloniali a cavallo della prima guerra mondiale. Dall’Ottocento all’Africa Orientale Italiana (1936-1941)
3 febbraio
Giancarlo Melano (segretario Associazione Amici Museo Storico): Il comandante Satana: Amedeo Guillet
10 febbraio
Interviene:
Ten. Col. Ernesto Gaschino (direttore Museo Storico Nazionale di Artiglieria): Dal Risorgimento alla Prima guerra mondiale
17 febbraio
Alessandro Tollari (docente e ricercatore di linguistica italiana): “A dir le mie virtù basta un sorriso”. Franco Balbis e la campagna in Africa settentrionale nelle lettere ai genitori, febbraio 1941- marzo 1943
24 febbraio
Piero Quattrocchi (storico e docente Unitre): Tripoli bel suol d’amor
Biblioteca della Regione Piemonte
Via Confienza 14, Torino
Orario
Lunedì-venerdì ore 9-13, 14-16. Il mercoledì orario prolungato alle 18